Pensa differente per un buon 2023

Pensa differente per un buon 2023

Pensa differente: quale migliore augurio per chiudere il 2022?

Un anno complicato sotto vari aspetti, segnato dal proseguire dell'emergenza politico-sanitaria nonché dall'aggravarsi degli equilibri geopolitici, con l'inizio in febbraio della guerra nei territori russo-ucraini, fino ad arrivare alle problematiche legate al cambio del clima e relative speculazioni sul tema.

Un anno che certamente sta segnando un cambio di paradigma rispetto al passato in quanto, seppur sia il 2020 che il 2021 siano stati molto difficili, caotici e, per certi aspetti, sorprendenti, è con il 2022 che possiamo notare che le strade da percorrere per il futuro iniziano ad essere delineate.

Ma da chi? E perché hanno interesse nel farlo?

Certamente chi prova a disegnarle a livello globale ha diverse idee e soluzioni pro domo sua: pensiamo al WEF di Davos di Klaus Schwab e al suo riferimento intellettuale, oramai dichiarato, Yuval Noah Harari (piuttosto interessante il quadro descritto da Carlo Freccero con questo articolo: clicca qui) con l'obiettivo del Grande Reset come soluzione per l'umanità da qui in avanti; oppure alle politiche neo-imperialiste dei BRICS, con Russia e Cina in testa, a cui aggiungerei il potere economico e persuasivo dei GAFAM, veri creatori di bisogni e con un unico obiettivo: il profitto ad ogni costo.

Ciò che accomuna queste forze è il loro obiettivo essenziale: il controllo sulla popolazione; una popolazione per di più confusa e disillusa, talvolta affascinata (sopratutto la Generazione Z - i nati tra 1997 e il 2009 - spesso ancora priva di struttura ed esperienza e naturalmente in contrasto con i genitori, quindi più facilmente indirizzabili dove i pifferai magici gradiscono).

Molti storcono la bocca quando si parla di controllo ma pare piuttosto chiaro che l’essere umano, per sua natura, ama il controllo sulle cose che lo circondano e quindi non risulta surreale che le forze in campo provino ad interpretare tale controllo direttamente sul genere umano.

Gli scenari, concetto tanto caro a Riccardo Ruggeri, che si delineerrano dal 2023 saranno di forte contrasto tra chi tenderà, per natura o convenienza, ad allinearsi ai dettami dei "grandi" rispetto a chi, seppur in minoranza ma oramai in numero cospicuo, non è concorde ad una narrazione unica e generalizzata perché semplicemente "non ci sta" (parafrasando un noto monito del fu Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro).

In questa situazione caotica, turbolenta, liquida, il mio consiglio è di porsi rispetto agli eventi in posizione agnostica, analizzarli grazie alla possibilità di cercare e trovare le informazioni utili e provare a tracciare un pensiero differente rispetto alla massa.

Evitare quindi gli autodafé, come ci sottolinea la giornalista Martina Pastorelli, e mostrare personalità e, se possibile, autorevolezza nell'esprimersi.

Inoltre cercare di creare una dialogo con chi è fonte d'informazione interrompendo di fatto il messaggio unidirezionale, e troppo spesso confuso con la verità assoluta, passando ad una interazione tra le parti che miri a considerare i diversi punti di vista, come espresso dalla giornalista d'inchiesta Emilia Urso Anfuso in questa mia intervista.

Come ultimo passaggio mi piace riportare le parole di Mariano Froldi, nella intervista conclusiva del 2022, che ha espresso indirettamente la necessità di pensare in modo differente: “Il problema è che i quotidiani italiani non sono più autorevoli. Va anche bene essere partigiani, perché l'oggettività ipotetica è praticamente impossibile da raggiungere, ma c'è una differenza sostanziale: se tu lo dici prima che sei di parte fai un'operazione di verità, e il lettore ti si può affezionare o meno. Ma quando tu pretendi di essere oggettivo, la verità rivelata, ed invece sei partigiano e lì che l'operazione è brutta e pericolosa"

E pensare che lo slogan "Think different" fu coniato proprio da Steve Jobs, patron e visionario della Apple, che oggi rappresenta uno dei poteri più dediti al controllo delle popolazioni per fini di business.

Riflettere.

Tanti cari auguri di un buon fine anno e, soprattutto, per un 2023 di coscienza e conoscenza.

VZ

 

 

 

 

 

 

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